PIPPA BACCA - Milno - Arte Performativa - caARTEiv PIPPA BACCA MILANO - mostra 8 marzo 2009 PIPPA BACCA MILANO  BANDO DI COMUNICAZIONE 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PIPPA BACCA

Milano

 

 

 

Con la candela verde (colore che lei preferiva) vogliamo ricordare

 

PIPPA BACCA

Mostra 8 marzo 2009

***

Bando di comunicazione

 

Bluarte

intervista a Giacomo Manzoni

di Chiosca 2010

 

Concorso Letterario:

"Omaggio a Pippa Bacca e alla pace nel mondo"

 

Risultati e mostra a Millesimo

(Giuseppina Pasqualino di Marineo)

nipote dello scrittore Giacomo Manzoni e del pittore Piero Manzoni

n. Milano (Italia), 9 dicembre 1974

m. Gebze (Turchia), 31 marzo 2008)

č stata una artista italiana.

 

Avviso dello scrittore Giacomo Manzoni di Chiņsca :

"Domani, candele verdi su tutti davanzali del mondo... Passa parola!
Stasera, veglia di preghiera alle 21,00 in San Marco, a Milano...


E se, fuori Milano, qualcuno vuole organizzare una veglia di preghiera,

ce ne sono gią 4 o 5.
La camera ardente, per chi volesse dare un saluto a Pippa,

č aperta al nuovo cimitero di Lambrate dalle 9,30 alle 17,30.
Funerale a San Simpliciano (Milano)

domani, sabato19 aprile, alle ore 11.

La salma sarą poi traslata al Cimitero di Casirate (BG)."

Pippa Bacca Fin dal 1997 ha intrapreso la strada dell'arte performativa.

Il filo conduttore della sua arte č la trasformazione degli oggetti in altri oggetti,

generalmente con il semplice uso delle forbici:

ad esempio le foto delle persone che le hanno dato un passaggio in macchina

vengono ritagliate fino ad assumere la forma di un mezzo di trasporto;

l'uncinetto viene usato per creare lavori a maglia di forma fallica

o con allusioni sessuali; l'opera Surgical mutations ("Mutazioni chirurgiche")

č costituita da foglie raccolte in un bosco e ritagliate

in modo da trasformarle in foglie di altre specie vegetali.

Alcune notizie sulla sua arte dal sito ufficiale   

 www.pippabacca.it

ed in ultimo vari articoli di quotidiani via web

   

 

   

 

   

 

 

   

   

 

 

Curriculum

Mostre Collettive

  • 2005

  • (luglio) "Le vie dell'arte", Casanova Lerrone

  • (maggio) "Leggere e non Leggere", galleria Derbilyus, Milano

  • 2003

  • (settembre) "Monocromo", galleria Quinto Cortile, Milano

  • (aprile) "Mele d'artista", Villa Carlotta, Belgirate

  • (febbraio) "Arte da Mangiare Mangiare Arte: Congelati, surgelati, gelati"

  • (febbraio) "La Musa Graziella" mostra organizzata dal Critical Mass di Milano, Cox

  • (gennaio) "Taddy Bears", D'Ars, Milano

  • 2002

  • (novembre) "XI Biennale di Poesia" "Corrispondenza d'artista", Museo Etnografico, Alessandria

  • (ottobre) "Circo Fragile", performance "Il tango della Crescenza", Pavia

  • (settembre) "Versus", galleria Velan, Torino

  • (settembre) "Briciole d'Arte", Societą Umanitaria, Milano

  • (giugno) "La valigia", galleria de "Il circolone", Legnano

  • (marzo) "VIXI", installazioni presso una discarica abusiva, S.Casciano/Tavernuzze (FI)

  • (febbraio) "Autoritratti", galleria de "Il circolone", Legnano

  • (febbraio) "Arte da mangiare, mangiare Arte: l'Acqua" installazione presso l'Umanitaria, Milano

  • (gennaio) "Babele.com", Fondo Perduto, Firenze

  • 2001

  • (dicembre) "Pensieri d'arte 2001", galleria Scoglio di Quarto, Milano

  • (novembre) "Danza: il corpo in movimento" (itinerante) D'Ars, Milano

  • (novembre) Galleria 9 Colonne, Bologna; BPM, Firenze

  • (settembre) "Biberon", Arte da Mangiare, Fiera di Milano

  • (giugno) "Tango: danzando sulla tela", D'Ars, Milano

  • (febbraio) "Che maschera!", galleria de "Il circolone", Legnano

  • 2000

  • (dicembre) "Pensieri d'arte", galleria Scoglio di Quarto, Milano

  • (ottobre) collettiva, Citifin, Torino

  • (luglio) "Stelle nascenti", Grand Hotel Trento, Trento

  • (aprile) "Pesce d'aprile" galleria de "Il circolone", Legnano

  • (aprile) "Lo sguardo, il gesto, il tatto", Ann Taybol, Milano

  • (febbraio) "Messaggi Selvaggi" presso l'Universitą di Pavia

  • 1999

  • (gennaio) "Messaggi Selvaggi" presso l'Universitą di Pavia

  • 1995-1996

  • "Erotika" nelle tappe di Napoli e Torino

Mostre Personali

  • 2002

  • (maggio) "Matres Matutae", sala del Capitano, Rocca di Castellina in Chianti (SI)

  • (marzo) "La luna nel pozzo", galleria Fondo Perduto, Firenze

  • 2001

  • (aprile-maggio) "Equilibri", galleria di Palazzo Patrizi, Siena

  • 2000

  • (maggio) "Gioia d'autunno", galleria della libreria Feltrinelli, Milano

  • (maggio) "Mamma mia dammi cento lire", galleria de "Il circolone", Legnano

  • 1999

  • (novembre) "Angeli: vita morte e miracoli", galleria Slobs, Milano

  • 1997

  • (dicembre) Manifesto-scherzo per la prima del teatro alla Scala

 

LA VERITĄ DELLE FORBICI     VARIAZIONI DAL RASOIO DI OCCAM

...Gli idealisti estremi affermavano che la realtą di una cosa č data dal pensiero che la pensa, salvo poi farsi male sbattendo, nel buio di una stanza, una gamba su una sedia che, non pensata, non esisteva! Gertrude Stein, la grande amica di Picasso, diceva che "una rosa č una rosa, una rosa, una rosa". Ma non č vero, e Pippa ce lo dimostra, evidenziando quale complessitą si cela dietro alle cose semplici e quante possibilitą esistono per stabilire definizioni stabili la cui riduzione, il famoso rasoio di Occam, rischia di complicare ancor pił le cose. La giovane artista prende una foglia vera, poi la ritaglia con le forbici, crea cosģ un'altra foglia di diversa forma, che costituisce l'opera. Ma questa seconda foglia č "vera" anch'essa? Certamente. Ma come possiamo definirla? Con il nome della foglia originaria o con il nome di quella di cui ha assunto l'aspetto? Qui si pone un altro problema (simile al precedente): qual č il limite tra naturale e artificiale? Nessuno puņ negare che la seconda foglia sia "naturale" nella sua materia, tuttavia č "artificiale" per la manipolazione dell'artista...

Dal testo di Giorgio Bonomi

Dal 2005 Progetto "Passatempo", in collaborazione con Love Difference, Stecca degli Artigiani, Milano

 

 

La luna č caduta nel pozzo; o forse č una forma di formaggio? O, come disse il Poeta, "č una lampadina"?
Comunque la si voglia vedere, la luna, che cresce, č da sempre il simbolo della femminilitą, della maternitą e della forza generatrice umana e sovrumana.
In quattordici opere Pippa Bacca ne ripercorre le fasi da nuova a piena.
L'artista si č fatta guidare dall'ambiente espositivo nella scelta del tema. Sono stati i due pozzi nascosti sul fondo del Fondo Perduto a condurla, fornendo un’ulteriore chiave di lettura al tema della femminilitą, a lei gią caro.

 

Espone in mostra 20 opere: "Surgical Mutations" di 20x20 cm. Le forbici dell'artista hanno operato la trasformazione di una ventina di foglie attribuendo loro la foggia di quelle di altri alberi, come se fosse sufficiente modificare l'involucro (sia esso foglia o corpo animato) per cambiare la sostanza. L'apparenza di una collezione botanoica ottocentesca maschera un rigoroso lavoro concettuale, il cui sviluppo si articola intorno al rapporto tra sostanza e apparenza. Una serie di foglie sottovetro incorniciate in oro sono in realtą il prodotto di una manipolazione chirurgica, che ne modifica la forma e la collocazione nell'ordine naturale. Il visitatore č stimolato a riflettere sul dilemma dei nostri giorni tra forma e sostanza, tra essenza e mutazione.

 

IL WEB E I QUOTIDIANI CI TESTIMONIANO L'ADDIO A PIPPA

ADSNKRONOS     RAI NEWS 24    LA STAMPA    IL CORRIERE DELLA SERA

 

Il suo corpo č stato trovato nudo, sepolto in un fosso, nei pressi di Gebze

Pippa Bacca, strangolata la sposa viaggiatrice
L'artista milanese, 33 anni, nipote di Piero Manzoni, č stata uccisa in Turchia da un uomo al quale aveva chiesto un passaggio. Era partita lo scorso 8 marzo da Milano per raggiungere in autostop Israele e la Palestina. Il presunto assassino, reo confesso, č stato arrestato. La madre della vittima: ''Non avevamo paura, sapeva sempre cavarsela''.
Sul blog messaggi di condoglianze ma anche critiche per un viaggio troppo rischioso

Milano, 12 apr. (Adnkronos/Ign) - Decine e decine di messaggi di condoglianze, ma anche di critiche per un viaggio troppo rischioso. Sono quelli che si leggono sul blog che racconta il progetto di Giuseppina Pasqualino, in arte Pippa Bacca, uccisa in Turchia durante il suo viaggio performance in abito bianco . ''Mi spiace dirlo ma perché andarsela a cercare cosģ ? Sarebbe stato un miracolo se tutto fosse filato liscio. C'č poco da stupirsi che questo sia stato l'epilogo!''.

''Pippa ha viaggiato ovunque in autostop perché diceva: 'E' una scelta di fiducia verso l'uomo, e l'uomo, come un piccolo dio premia chi gli dą fiducia''', scrive Laura. Proprio ''un uomo - si legge nel blog- ha fatto crollare tutto spezzando la sua e la nostra speranza in un mondo meno violento''.

Nessun odio razzista traspare nei messaggi e sono diversi i turchi pronti a chiedere scusa. ''Certo che una donna che va in autostop da sola e con (o senza) un abito da sposa correrebbe rischi dappertutto, soprattutto nel nostro mondo d'oggi dominato dai maschi. Pippa ha avuto tanto coraggio ed uno scopo per la pace, la ricorderemo sempre con un sorriso. E spero - scrive Burak - che questa disgrazia non corroda le relazioni italo-turche''.

Un turco che ha vissuto tre anni in Italia lascia il suo messaggio: ''Sono sconvolto quando ho letto le notizie su internet. Non ho piu parole. Sto piangendo… Mi dispiace fratelli italiani. Mi dispiace''. E ancora: ''Il popolo turco piange per lei, anch'io. Come mai da una terra cosģ accogliente escono le creature del genere che ci fanno vergognare di essere umani. Io, una turca, con milioni di connazionali miei, condivido il grosso dolore della famiglia di Pippa''.

La Turchia, meta 'pericolosa' di un viaggio non condiviso da tutti. "Girare l'Europa in autostop. Sola. Vestita da sposa?! Il rischio era alto, no?!''. E' questo il tono di diversi messaggi lasciati nella rete. ''Mi dispiace che la ragazza sia morta, ma non era mica difficile da prevedere un epilogo simile''. Una 'morte annunciata' ''quasi una naturale conseguenza di certe scelte azzardatissime. Attenzione - si legge- non sto dicendo che sia naturale ammazzare donne che fanno l'autostop viaggiando per il mondo, ma č pur vero che rimane una scelta pericolosissima''. Diverse le ragazze che si schierano contro questo viaggio in autostop. ''Se avessi fatto una cosa del genere il mio fidanzato e la mia famiglia mi avrebbero riportato a casa a calci nel sedere, e non perché sono dei maschilisti, ma perché forse un po' di sale in zucca bisogna averlo per proteggere chi si ama''.

Simona scrive: ''Per una donna fare l'autostop da sola magari dopo il calar del sole sarebbe un suicidio anche nella periferia di Roma, figuriamoci nell'entroterra turco!''. Una ragazza le dą ragione: ''Credo che non farei l'autostop nemmeno a Milano. Non capisco come si possano permettere simili cose''. Una ''fine annunciata. Lavorare e credere per un mondo migliore č la responsabilitą pił grande che i giovani devono sentire, ma prendendo rischi accettabili, non oltre il limite''. Messaggi che hanno 'urtato' la sensibilitą di amici e familiare e che hanno impedito, fin dal primo pomeriggio, di lasciare nuovi post per Pippa.

Non solo 'critiche' nel blog ma anche tanti messaggi per ricordare l'artista uccisa. ''Il tuo coraggio e l'immensa voglia di vivere, la fiducia nell'altro e l'idea che questo mondo possa cambiare se cambiamo il modo di guardarlo, rimangono per me degli insegnamenti preziosi'', scrive Laura. ''La tua fiducia negli altri era magica - dice Tommi- non doveva essere tradita cosģ. Non ci sono parole, un abbraccio e un dolce sorriso. E pur essendo un controsenso io comincio ad aver fiducia negli altri solo ora''.

In altro messaggio c'č ancora chi ricorda di Pippa ''l'originalitą, l'infinito interesse che avevi per il mondo, la tua serena espressione e il tuo sorriso limpido''. ''Non tutti siamo violenti - scrive Giuseppe - ma lo spazio per una sposa in bianco vergineo e per il suo messaggio di amore purissimo č ormai pochissimo''. C'č anche chi non usa parole sue e cita Oscar Wilde: ''La societą perdona spesso il criminale ma non perdona mai il sognatore''.   ADNKRONOS

 

Milano | 19 aprile 2008                A Milano funerali di Pippa Bacca                     Giuseppina Pasqualino di Marineo

Si sono conclusi con una festa sul sagrato antistante la chiesa di San Simpliciano nel quartiere Brera di Milano i funerali di Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, assassinata in Turchia il 12 aprile scorso.

Alle esequie hanno partecipato oltre un migliaio di persone, soprattutto giovani, oltre al sindaco di Milano, Letizia Moratti, al console turco, al ministro Barbara Pollastrini e l'esponente di Alleanza nazionale Ignazio La Russa.

"Chiedo a tutti di difendere e testimoniare da oggi nella vostra vita di tutti i giorni - ha affermato nel suo ricordo durante la cerimonia la madre di Pippa, Elena Manzoni - l'apertura e l'amicizia verso gli altri che ha testimoniato mia figlia. Dunque non č finita qua, rispettiamo ora - ha concluso la madre - l'impegno a vivere come Pippa ci ha insegnato".

La bara č sfilata tra la grande folla assiepata sul sagrato tra tantissimi palloncini verdi e diversi canzoni che seguivano le melodie scandite dai brani musicali interpretati dalla "Banda degli ottoni". Il verde, colore preferito da Pippa Bacca, era un po' ovunque e ha caratterizzato, come aveva richiesto la famiglia, l'intera cerimonia funebre.

All'uscita dalla chiesa il sindaco Moratti č stato avvicinata da alcune signore turche che le hanno spiegato la loro "vergogna" per l'omicidio della 33enne artista milanese, invitando la popolazione milanese a "non odiarci". "Settanta milioni di turchi - hanno concluso le donne - in questo momento provano grande vergogna". A loro il sindaco ha replicato: "Non vergognatevi, c'č violenza in qualsiasi parte del mondo". 

La signora Elena Manzoni ha riferito al sindaco e al ministro Pollastrini di aver ricevuto tantissime lettere e sollecitazioni da pił parti per una candidatura di sua figlia al Nobel per la pace. I due esponenti politici hanno spiegato che per queste proposte si devono raccogliere ampi consensi ma si sono dette entrambe disponibili perché Pippa Bacca "era una figura speciale che portava un messaggio di amore e pace in un coraggio senza barriere, un credo profondo per un dialogo non sempre facile". Sia il primo cittadino del capoluogo lombardo che il ministro hanno poi sottolineato come "il governo e il popolo turco siano stato molto vicino all'Italia in questa tragedia".

Il sindaco ha poi concluso affermando la possibilitą non solo di assegnare all'artista milanese l'Ambrogino d'oro ma anche un simbolo legato a Palazzo Dugnani, il luogo a Milano dove si celebrano i matrimoni.

Il ministro Pollastrini ha evidenziato come Pippa Bacca sia "un simbolo di cui l'Italia puņ vantarsi" e quindi l'impegno non puo' essere solo quello di ricordarla. Pollastrini e Moratti hanno definito Pippa Bacca "una donna straordinaria, un simbolo che indica la strada". In merito al discorso sulla sicurezza, i due esponenti politici hanno spiegato che non va confusa con "la ricerca del dialogo e il confronto quotidiano con le altre culture". Il primo cittadino ha infine sottolineato come i "localismi impediscono l'apertura nei confronti degli altri" e chi ha responsabilitą "deve garantire per tutti una vita serena e sicura, proprio per garantire la libertą di aprirsi agli altri". RAI NEWS 24

 

   

 

    

 

 

 

   

 

 

L'ultimo saluto a Pippa Bacca,
una festa conclude il funerale

L'addio all'artista milanese ha visto la partecipazione di centinaia di persone tra cui il sindaco Moratti e il ministro Pollastrini

MILANO
Si sono conclusi con una festa sul sagrato antistante la chiesa di San Simpliciano nel quartiere Brera di Milano i funerali di Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, assassinata in Turchia il 12 aprile scorso.

Alle esequie hanno partecipato oltre un migliaio di persone, soprattutto giovani, oltre al sindaco di Milano, Letizia Moratti, al console turco, al ministro Barbara Pollastrini e l’esponente di Alleanza nazionale Ignazio La Russa. «Chiedo a tutti di difendere e testimoniare da oggi nella vostra vita di tutti i giorni - ha affermato nel suo ricordo durante la cerimonia la madre di Pippa, Elena Manzoni - l’apertura e l’amicizia verso gli altri che ha testimoniato mia figlia. Dunque non č finita qua, rispettiamo ora - ha concluso la madre - l’impegno a vivere come Pippa ci ha insegnato».

La bara č sfilata tra la grande folla assiepata sul sagrato tra tantissimi palloncini verdi e diversi canzoni che seguivano le melodie scandite dai brani musicali interpretati dalla «Banda degli ottoni». Il verde, colore preferito da Pippa Bacca, č un pņ ovunque e ha caratterizzato, come aveva richiesto la famiglia, l’intera cerimonia funebre. All’uscita dalla chiesa il sindaco Moratti č stato avvicinata da alcune signore turche che le hanno spiegato la loro «vergogna» per l’omicidio della 33enne artista milanese, invitando la popolazione milanese a «non odiarci». «Settanta milioni di turchi - hanno concluso le donne - in questo momento provano grande vergogna». A loro il sindaco ha replicato: «Non vergognatevi, c’č violenza in qualsiasi parte del mondo».

Pollastrini e Moratti hanno definito Pippa Bacca «una donna straordinaria, un simbolo che indica la strada». In merito al discorso sulla sicurezza, i due esponenti politici hanno spiegato che non va confusa con «la ricerca del dialogo e il confronto quotidiano con le altre culture». Il primo cittadino ha infine sottolineato come i «localismi impediscono l’apertura nei confronti degli altri» e chi ha responsabilitą «deve garantire per tutti una vita serena e sicura, proprio per garantire la libertą di aprirsi agli altri». LA STAMPA

 

   

 

 

   

 

L'ultimo saluto alla ragazza uccisa in Turchia

I funerali di Pippa Bacca a Milano

Presenti anche il sindaco Moratti e Barbara Pollastrini. La cerimonia si č chiusa con canti e cori sul sagrato

MILANO - Si sono svolti a Milano i funerali di Giuseppina Pasqualino Di Marineo, l'artista milanese in arte Pippa Bacca, violentata e uccisa il 31 marzo scorso in Turchia. La processione funebre, alla quale hanno preso parte centinaia di persone, č partita dalla casa di famiglia in corso Garibaldi. La bara era coperta da un drappo verde cosģ come nella via erano i lumini accesi dello stesso colore e tantissimi partecipanti indossano un capo d'abbigliamento o un fazzoletto o una sciarpa verde, il colore preferito dell'artista di 33 anni.

PRESENTI LA MORATTI E BARBARA POLLASTRINI - Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco Letizia Moratti. Poco prima di entrare nella chiesa di San Simpliciano, la mamma di Pippa Bacca, Elena Manzoni, sorella del celebre artista Piero, ha ringraziato tutti e ha chiesto che « il messaggio di Pippa non sia dimenticato e che sia portato avanti da tutti: la fiducia negli altri e la volontą di pace». Anche il ministro uscente Barbara Pollastrini ha preso parte ai funerali. L'omelia funebre č celebrata da Don Giuseppe Angelini che ha sottolineato come «sia angusto lo spazio del dolore fra chi ha lodato il coraggio e l'audacia di questo viaggio di speranza e chi invece ne ha rilevato la temerarietą».

CANTI E CORI SUL SAGRATO - I funerali sono poi terminati con una vera e propria festa, con un brindisi fra canti e cori - da una tarantella napoletana all'Internazionale fino a una raffinata «Summertime». Dopo la celebrazione ufficiale nella chiesa di San Simpliciano, completamente gremita, altre centinaia di persone hanno ricordato cosģ l'artista uccisa in Turchia sul sagrato e nella piazza. IL CORRIERE DELLA SERA

ULTIME FOTO DI PIPPA DALLA TURCHIA

 

   

 

    

 

 

 

   

 

       

CIAO PIPPA

   

Una candela verde perenne č sul sito http://www.caarteiv.it  e nella sede dell'Ass. caARTEiv in Piazza Italia 5 in Millesimo (SV), in omaggio all'artista Pippa di Milano, deceduta in Turchia, sia per la sua originale creativitą, sia per il suo messaggio di pace che non č potuto andare in porto come desiderava, sia perchč come donna ed artista, mi sento vicina alle sue emozioni e finalitą.

Simona Bellone pres. caARTEiv 17 aprile 2008

L'arte č un'anima paziente che nel pensiero gentile nasce, nel cuore cresce e di meraviglia esplode agli occhi increduli del mondo.

Simona Bellone 2001

Come mai era in viaggio Pippa Bacca?

Per il Progetto:

 Il progetto da Brides on tour


http://bridesontour.fotoup.it/progetto.html 

Della guerra sono stanca ormai,
al lavoro di un tempo tornerei,
a un vestito da sposa o qualcosa di bianco,
per nascondere questa mia vocazione, al trionfo ed al pianto.”
(F. De Andrč)


Il viaggio č da sempre un mezzo ed un fine, č una scelta di vita o per alcuni l’unico modo possibile di vivere, č la metafora della vita stessa. Viaggiare con mezzi poveri mette in relazione il viaggiatore con la popolazione locale; viaggiare in autostop, fa sģ che uno straniero si metta nelle mani di altri viaggiatori, ma ancora piu spesso dei locali o di chi dello spostamento ha fatto il suo mestiere. La scelta del viaggio in autostop č una scelta di fiducia negli altri esseri umani, e l’uomo, come un piccolo dio premia chi ha fede in lui.

Questo č il frutto delle tantissime esperienze in autostop che nella vita di Pippa Bacca, l’hanno portata in giro per l’Europa, sino a Sanpietroburgo, Istambul, Finisterre, Irlanda e nel nord e centro America.
Dall’incontro con Silvia Moro, che al viaggio ha dedicato le sue ultime performances, č nato un sogno ambizioso e poetico.
Il sogno di percorrere in autostop i paesi che sono stati sconvolti da guerre recenti e non sempre completamente sedate. Il viaggio non sarebbe il normale viaggio di due viaggiatrici ardite, ma il viaggio di due bellissime spose vestite per un matrimonio che forse č gią avvenuto o che non avverrą o forse č rappresentato dal viaggio stesso .

Un matrimonio con la terra , la pace, con la gente tutta, alla ricerca dello sposo? Chi č e cosa rappresenta lo sposo? Due le spose, due il numero dell’incontro, del reciproco e del femminino, del pari,del multiplo,del diverso. Le letture di un gesto artistico di questo tipo sono infinite.
La sposa č il bianco, la luce, il femminino, generatrice di vita, quindi di pace, dell’amore e della purezza.

 

L’abito, l’unico che che porteranno con sé, inevitabilmente perderą il suo candore per arricchirsi e diventare il supporto, il testimone, il diario narrato dalle tracce lasciate dalle materie dei luoghi attraversati, dai reperti raccolti lungo il cammino… e dai ricami delle donne locali per esempio, essendo il filo, in tutto il mediterraneo l’elemento decorativo e quindi di narrazione, di tutti gli abiti da sposa.

I giorni che precedono il matrimonio, tradizionalmente sono i giorni dedicati alla sua preparazione, scanditi da rituali preposti alla purificazione, al ritorno al bianco, per accogliere l’altra metą del cielo…le donne, si incontrano, si nutrono, si raccontano, il passaggio dunque ad una nuova dimensione, intrinseca all’unione, alla condivisone e al mistero della vita.

Anche le due spose in questione cosģ realizzeranno, lungo il percorso, presso associazioni di artiste, artigiane locali, musei e fondazioni, ma anche associazioni culturali e pacifiste rituali-performances partendo dal quotidiano lavaggio dell’abito, sino all’interazione coi luoghi , mestieri e le genti.

L’obbiettivo č di esplorare e raccogliere ogni testimonianza possibile, a mezzo video-fotografico ed epistolare, relativa all’ incontro delle diverse culture, e ai rispettivi universi simbolici - comunque connessi tra loro da un’origine e da un immaginario che sfata il concetto di confine e limite geografico.
Il percorso previsto prevede il passaggio da Italia, Serbia,Bosnia, Bulgaria, Turchia, Libano, Palestina , Israele, Siria.

 

Gli abiti, al termine del viaggio saranno le opere d’arte da esporre, insieme naturalmente a tutte le testimonianze raccolte e manufatti realizzati.

Nello sviluppo del progetto siamo sostenute da Byblos che realizzerą gli abiti secondo le nostre tracce e che ci ospiterą presso la Byblos artgallery per la mostra finale nel Novebre 2008, dalla fondazione Pistoletto che ci metterą a disposizione i suoi contatti nel mediterraneo, dalla associazione culturale Erodoto, da JVC che ci donerą le sue videocamere, dalla associazione culturale Casa Morigi, dalla Terra del Fuoco, dall' Aidos che ci accoglierą in Siria e in giordania da tanti alri che ci ospiteranno e da tanti altri che continuano passo passo a contribuire alla realizzazione di questo inusuale gesto di pace. E naturalmente da FotoUp.

Pippa Bacca - Silvia Moro


The Project
By Silvia Moro & Pippa Bacca
Our dream is to hitch-hike across the war-torn areas of the Balkans and the Mediterranean – dressed as brides. That’s the only dress we’ll carry along - with all stains accumulated during the journey. We’ll visit artists and craftsmen along the way and stop at museums, foundations, cultural centres and youth clubs for the daily pacifist ritual/performance of personal hygiene and then interaction with the place, people, and their crafts.

Objectives
The goal is to explore and collect photographic and video evidences on the common Mediterranean culture. The expected route is through route is through North-Eastern Italy, Serbia, Bosnia, Bulgaria, Turkey, Lebanon, Palestine, Israel and Syria. At the end of the journey the dresses shall be exposed together with other evidences of the journey.

Some of our partners
We’re assisted by: Pippa Bacca
-Byblos which will make our dresses and host our exhibition at the Byblos art gallery in November 2008
-Fondazione Pistoletto: They’ll connect us to their contacts along the Mediterranean
- Associazione Culturale Erodono
-JVC: For cameras.
- Casa Morigi
- Terra del Fuoco
- Aidos: who’re waiting for us in Syria and Jordan
-FotoUp: multimedia partner

Pippa Bacca - Silvia Moro

   

 

 

      

 

   

 

    

 

   

 

 

Alcune foto che documentano i loro viaggio a VENEZIA, BURGAS, LJBJANA ...

Guarda il giornale di bordo foto e video di you tube di:

ASSOCIAZIONE ITALIANA ERODOTO

al link:

http://www.erodoto.org/dblog/

 

E DOPO PIPPA?

UNA MOSTRA ITINERANTE IN TUTT'ITALIA

IN ABITO DA SPOSA A DIFESA DELLE DONNE

 

 

 

Il suo vestito da sposa sia portato da cento donne e esposto in ogni Paese

di GRAZIA PASSERI * sabato 12 aprile 2008

Sull'invito alla colazione di saluto della sposa c'č scritto: "La scelta del viaggio in autostop č una scelta di fiducia negli altri esseri umani, l'uomo, come un piccolo dio, premia chi  ha  fiducia in lui". Parole che mio hanno colpita al cuore. Ma il sogno di arte, di bellezza, di speranza, anche di splendida solare incoscienza č finito nella polvere in un paese ancora difficile per una donna sola, diventando uguale al vestito da sposa spezzato e insanguinato, esposto contro la violenza da Salvadonne al Parlamento Europeo e alla "Sapienza" di Roma", a  febbraio.

La Turchia č un paese difficile che vuole crescere e cambiare, ma tragedie si vivono in tutte le cittą del mondo: anche a Roma e in altre ancora per le donne c'č spesso la legge della paura,

Parta il vestito di Pippa Bacca, insieme ai suoi sogni, in un percorso che attraversi l'Europa e poi il mondo, ma con la forza di cento donne vestite da sposa. Con un bagaglio di richieste: costruzione di pace, paritą e giustizia, per donne e uomini.Per le portatrici del vestito ci sia un salvacondotto e sia garantita sicurezza da parte dei governi. Il sogno di questa ragazza deve essere riscattato e salvato.

Alla mamma di Pippa che ha preso la decisione di realizzare una mostra con il vestito da sposa e tutte le altre cose della figlia, ci permettiamo di chiedere di andare oltre proprio con l'iniziativa delle cento donne vestite da sposa cosģ come Pippa aveva ispirato con la sua gioia e la sua fantasia.

P.S. Salvamamme - Salvadonne non si candida a gestire il progetto proposto. Salvamamme Salvadonne č un movimento di migliaia di donne di settantadue nazionalitą, tante con storie di sofferenze gravi e di gravi abusi.          AGENZIARADICALE



 

15 aprile 2008

La famiglia
di Pippa Bacca:


«Il suo messaggio resta»

Pippa Bacca «non se l’č cercata», ha solo «rischiato un po’» per diffondere il suo messaggio di pace, amore e fiducia universali. «Grazie» al popolo e alla polizia turchi, al personale diplomatico italiano e ai tantissimi amici che da tutto il mondo mandano e-mail di solidarietą. Č questo, in sintesi, il pensiero della famiglia di Giuseppina Pasqualina di Marineo - la nipote di Piero Manzoni, diventato famoso con la sua “merda d’artista” - violentata e uccisa in Turchia. E in Italia stanno arrivando proprio dall’Anatolia «tante lettere e poesie di vicinanza e sgomento» per l’accaduto.

Con l’obiettivo di non fare dimenticare «le opere e le volontą» di Pippa, i familiari compatti hanno tenuto una conferenza stampa all’aeroporto di Malpensa poco dopo l’arrivo della salma della giovane. Mamma Elena con le figlie Rosalia, Valeria e Maria hanno abbracciato per momenti brevi, ma intensi e interminabili, Antonietta, l’altra sorella, scesa dal volo Alitalia arrivato da Istanbul. Intorno tanti altri parenti e i pił cari amici: tutti indossavano un capo di abbigliamento o un oggetto verde (perfino un grillo di gomma), il colore preferito da quell’artista carica di «voglia di avventura, spensierata e felice di vivere».

«Pippa era amata da tutti - dice la madre - ed č ancora qui con noi, solo un gradino pił in alto. Vogliamo parlare con la stampa per dire grazie ancora alla Turchia e ai tantissimi italiani che ci sono stati vicini». Molto provata, Antonietta spiega: «A Istanbul c’č stato molto dolore e orrore per quello che č accaduto, ma noi non possiamo rimproverare nulla a quel Paese dove andremo ancora. Anche i poliziotti sono stati bravissimi a individuare quel balordo, ma guardate che lo stesso episodio si sarebbe potuto verificare in Svizzera, dico per dire, perché gli assassini possono esserci ovunque. Il Consolato e l’Ambasciata italiani hanno fatto molto per noi».

 

 

 

2/5/2008 - OMAGGIO ALL'ARTISTA UCCISA - Carla Reschia

Le donne turche riprendono il viaggio di pace di Pippa Bacca

Un premio "per la pazienza" ai familiari, che hanno rifiutato di cedere all'odio e ai luoghi comuni

E', e resta, una storia atroce quella della giovane artista Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca, violentata e uccisa a Gebze, in Turchia il 31 marzo mentre stava compiendo un visionario viaggio-performance verso il Medio Oriente vestita da sposa. 
Per alcuni, anzi, questa storia drammatica e comovente potrebbe essere l'emblema dello scontro di civiltą, dell'incompresione destinata a regnare fra "noi", gli occidentali convinti di poter scambiare emozioni, comunicare, dialogare, e "loro", i perfidi infedeli che vedendo una ragazza che viaggia da sola se ne approfittano per farle del male.

La famiglia di Pippa la pensa diversamente e l'ha dimostrato con dichiarazioni coraggiose e umane, tanto pił difficili, considerando che a caldo, nell'imminenza di una perdita cosģ atroce, frenare le parole e le emozioni č un'impresa da titani. Ma loro l'hanno detto, da subito, e tutti sanno che č vero, che hanno ragione: poteva capitare ovunque. Non č "colpa" dei turchi, dell'Islam, della Turchia, il male umano č trasversale a etnie, culture e religioni, era quello che Pippa andava acombattere a modo suo, vestita da sposa ed č quello che purtroppo l'ha uccisa.

Ma ora c'č una specie di lieto fine in questa vicenda straziante: la cittą di Sanli Urfa,  nel sud est della Turchia, ha deciso di assegnare un premio "alla pazienza" ai familiari di Pippa.  E' intitolato a un personaggio che cristianesimo e islam condividono anche se lo chiamano in modo diverso: il profeta Eyyubnebi, noto ai cristiani con il nome di Giobbe, famoso proprio per la pazienza con la quale superņ ogni prova che il padreterno ebbe voglia di mandargli.
 La motivazione č proprio quella che dicevo all'inizio: l’atteggiamento di grande umanitą dimostrato nei giorni successivi al ritrovamento del cadavere, lo scorso 12 aprile. Allora la mamma di Pippa, Elena Manzoni, non aveva ceduto di un passo, anzi, aveva avuto parole di simpatia per la Turchia e per la sua gente.
Questo non č passato inosservato in un Paese dove non mancano le difficoltą di comuncazione e le incomprensioni con il vicino europeo. Tutti i quotidiani turchi avevanoo dedicato a Pippa la prima pagina con scritte «Siamo molto addolorati» e «Pippa perdonaci» e il blog dell’artista č stato preso d’assalto da centinaia di messaggi di turchi che hanno voluto esprimere il loro cordoglio. 

E adesso l'ondata emotiva continua. Gebze, dove la ragazza č stata uccisa, le dedicherą una statua. Ma forse la notizia che sarebbe piaicuta di pił a Pippa č che alcune donne turche in questi giorni hanno ripreso l'idea del suo viaggio di pace: sono in 500 a marciare, fino al 12 maggio, da Beirut alla Palestina. Quasi 300 chilometri in poco pił di 10 giorni: 21 donne dai 20 ai 50 anni, studentesse, manager e casalinghe. Nell’ultima tappa del viaggio una di loroi indosserą un vestito da sposa, per concludere cosģ simbolicamente l’avventura dell’artista italiana. La marcia si svolge tutti gli anni ma questa edizione per la Turchia ha assunto il significato di un omaggio e di un ricordo.

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TURCHIA/ A ISTANBUL MOSTRA IN ONORE DI PIPPA BACCA

Il ricavato andrą in beneficenza

postato 1 giorno fa da APCOM

Istanbul, 15 mag. (Apcom) - Sabato a Taksim oltre 40 fra gli artisti pił in vista del panorama contemporaneo turco presenteranno una mostra in onore di Pippa Bacca, al secolo Giuseppina Pasqualino di Marineo, l'artista italiana che girava il mondo vestita da sposa e in autostop per portare un segno di pace, uccisa a Gebze, vicino a Istanbul, lo scorso 31 marzo.

La mostra sarą aperta fino al 27 maggio. Il ricavato dalla vendita delle opere andrą in beneficenza all'associazione Mor Cati, che si occupa di violenze contro le donne.

La Turchia č rimasta sconvolta da quanto successo a Pippa, che fu strangolata dopo essere stata violentata da un balordo che aveva finto di darle un passaggio. Il presidente Gul in quell'occasione volle esprimere personalmente all'Ambasciatore italiano Carlo Marsili tutto il suo cordoglio per la scomparsa della giovane donna, che aveva 33 anni. La stampa turca ha dedicato a Pippa tutte le prime pagine dei giornali, rendendo bene l'idea di quanto il popolo turco fosse sinceramente addolorato per la scomparsa della giovane artista.

Nel Paese si moltiplicano le manifestazioni per rendere onore alla sua memoria. Il comune di Gebze le dedicherą una statua. Un gruppo di donne turche ha partecipato a una pedalata in Medio Oriente vestendo da spose come faceva lei. E la settimana scorsa la famiglia di Pippa ha ricevuto nella cittą di Sanli Urfa il premio "alla pazienza", per l'encomiabile reazione dopo la notizia della morte della giovane.

Elena Manzoni, madre di Pippa e sorella del celebre artista Piero Manzoni, appena avuta notizia della morte della figlia, riservņ parole di grande sensibilitą al popolo turco, dicendo che quello che era successo a Pippa poteva capitare ovunque e dicendo che i turchi sono un popolo di gente onesta, che nutre grande rispetto e sensibilitą per la donna.

Virgilio notizie

caARTEiv “Poetando in Valbormida” 2008   

Sab Mag 10, 2008 9:15 am

 

 

 

I Concorsi caARTEiv “Poetando in Valbormida” 2008 vengono prorogati al 31 maggio per la scadenza e si arricchiscono, oltre alle sezioni poetiche (a tema: calore, felicitą, lavoro-vittoria, emigrazione, sentimento-perdita, paura, anziano-dialettale-a tema libero-umoristica), racconto e libro edito, una sezione dedicata a sole donne con un argomento donna, arte e pace, “Omaggio a Pippa Bacca e alla pace nel mondo”, con l’approvazione della famiglia Pasqualino e Manzoni di Milano.

Per quest’ultima sezione si richiede solo 10 euro per la pubblicazione antologica di una sola opera per autrice e la premiazione avverrą il 13 luglio a Millesimo, con la cerimonia di “Poetando con i Del Carretto”.

Per le altre sezioni a Riofreddo di Murialdo per “Poetando alle Pendici del monte Camulera” la premiazione avverrą il 17 agosto, mentre per “Omaggio al prof. Renato Pancini” il 21 settembre a Cengio Alto.

Verrą anche allestita una mostra dedicata a Pippa Bacca, in cui verranno esposti quadri di artisti Valbormidesi arricchite da esposizioni di abiti da sposa e fiori, per ricordare il suo messaggio di pace e fratellanza purtroppo interrotto tragicamente in Turchia (L’artista milanese č ricordata anche nel sito
www.caarteiv.it nella sezione arte performativa).

Il periodo sarą dal 6 al 13 luglio in San Gerolamo, a Millesimo, in piazza Italia.

Si invitano fin da ora i negozi dei Fioristi e gli Atelier di abiti da sposa Valbormidesi a partecipare a questa iniziativa, con un’opera floreale ed una di moda ciascuno, per concordare gli spazi e le modalitą di allestimento ed inaugurazione.

Per informazioni si prega di telefonare ore pasti al n° 019 565277 o lasciare una e-mail a
simona.bellone@tin.it con recapito telefonico.



Grazie a nome dell’ass.ne caARTEiv

Simona Bellone 

BANDO DI COMUNICAZIONE 2009

MOSTRA 8 MARZO 2009

The Bride - Un film di Joėl Curtz (2012).

In questo film Pippa Bacca interpreta Pippa Bacca

 

www.mymovies.it/filmografia/?a=191313

 

val bormida in versi colorati

 

 

Castello del Carretto - Millesimo -SV - Mostra 20-26/7/2015

 Vittorio Centurione ScottoVal BormidaGenealogia Bellone

VIDEO

FESTIVAL caARTEiv delle ARTI

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqz_DS6hOppA3y1tHD-fbNUh

Poetando Val Bormida dal 1998

www.youtube.com/playlist?list=PLxGVQi6jNqzIRR4mnSIoy3oBuuLJWsGD

Cara vecchia Cartolina

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqy-1-NQ2r3K4-MFALvIoQNp

Due passi nell'Arte con...

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqy0Bruht4Ixqwgl4WUKdb9U

Pausa caffč l'Autore

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqxfz-yOd2KKIzRYGRNgdWul

Arte in Onda - Parola D'Autore

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqw5EQMYU4nqaRDYkzDarHM3

Arte e Storia - Val Bormida

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqxHQFaBfffL4g4CDu17sbHk

Dialetto e Antichi Mestieri

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqzvfUtcS9WaOPdvLm3U0ECa

Culturando Informando Arte

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqwEW58vqO5kFphgHgNp7Xzh

Arte in creazione

www.youtube.com/playlist?list=PLxGVQi6jNqy4S7NJhCk1wuXSo9QnVJPR

Mostre Arte in Tour Collettive

www.youtube.com/playlist?list=PLxGV-Qi6jNqynvb42RxlGoJPW9vyWI3-j

Omaggio ai Cantautori

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