Poeti
- Scrittori - pittori
Enrico grosso
Genova
2/1/1962 - 3/7/2019
Recensioni:
Entrare nel mondo artistico di Enrico Grosso è come inoltrarsi in un colorato
giardino ove fioriscono gemme di rara bellezza, siano poesie, racconti, dipinti
e quanto può scaturire da un genio eclettico e versatile.
La sua vena artistica è una linfa
inesauribile, una forza che si sprigiona da un animo carico di potenzialità e
vigore.
Le sue poesie solo l’espressione più
palese dei moti del suo cuore, il fervore e il trasporto che si materializza in
liriche, in espressioni, percezioni e sentimenti.
Le opere pittoriche, spesso avvolte in
un’atmosfera trascendentale e mistica, sono il frutto del suo innato
virtuosismo, del valore intrinseco e della capacità di esternare quanto di più
meraviglioso c’è nella sua ispirazione.
Ma quello che colpisce di lui è il suo
grande amore per le creature del mondo, per tutto ciò che è ameno e pieno di
fascino, per questo spazia senza difficoltà nelle rappresentazioni della natura,
nel mondo animale, nelle grandi opere dell’uomo.
Ciò che più ci fa intuire la sua
spiritualità sono i quadri religiosi. In essi c’è tanta contemplazione,
meditazione, desiderio di esprimere tutta la sua profonda fede e devozione.
Possiamo dire che Enrico Grosso, non è
solo un uomo vitale, forte, attivo, ma anche uno spirito che sa captare tutta la
bellezza del Creato traducendola in versi o traslandola su tela, il tutto
impregnato di sentimenti, amore, gioia di vivere e infinita bontà.
Maria Loiaconi – Presidente AS.C.AR. – Genova
Affezionato all’AS.C.AR. collabora con entusiasmo alle varie attività
artistiche. Orgoglioso di essere nato a Genova, città che ama per l’arte, la
bellezza, il fascino dei “caruggi”, i sapori della cucina e del dialetto. In suo
onore ha dipinto su vetro alcune significative e ammirevoli immagini,
corredandole di brevi cenni storici.
Italo Tagliamacco


Quadro
"Giovanni Paolo II" di
Enrico Grosso
Chiesa
dell'Assunta - Genova Sestri

Olio su
tela di Enrico Grosso
30 anni
AS.C.AR. - Genova
Maria
Loiaconi - Battistina Rambelli

olio su
tavola 70X100
20 anni della pubblicazione antologia
"Artisti dell'AS.C.AR.
35 anni dalla fondazione
Premi
caarteiv di poesia ricevuti

Premio in
memoria caARTEiv ad Enrico Grosso
consegnato
a Maria De Filippis
a cura di
Simona Bellone
Poesia
"Liberi nell'infinito"
Millesimo -
22/9/2019
***

Premiati Festival caARTEiv delle Arti
Millesimo - Sala consiliare comunale - 30 luglio 2017

3° Premio caARTEiv per il racconto: "Le sette mamme"
Simona Bellone - Enrico Grosso
Millesimo - Sala consiliare comunale - 30 luglio 2017
Video lettura del
racconto a cura di Simona Bellone
"Le sette mamme" di
Enrico Grosso
https://www.youtube.com/watch?v=Lst2yFw6GJw

3° Premio per il racconto: "Le sette mamme"
Festival caARTEiv delle Arti -
Millesimo - SV - 2017

2° Premio caARTEiv e Festival Artino
web per la poesia
"Quanto è bello il Paradiso del
sipario"
Simona Bellone - Enrico Grosso
Millesimo - Sala consiliare comunale - 31 luglio 2016

Premiati Festival caARTEiv delle Arti
Millesimo - Sala consiliare comunale - 31 luglio 2016

Enrico Grosso - Maria Loiaconi - Augusto Ledda
- Simona Bellone
Ristorante Il Nazionale - Millesimo
31/7/2016
Video lettura della
poesia a cura di Simona Bellone
"Quant'è bello il
Paradiso del sipario" di Enrico Grosso
https://www.youtube.com/watch?v=QruQ0bPAbqM

2° Premio caARTEiv e Festival Artino web per la poesia
"Quanto è bello il Paradiso del
sipario"
Festival caARTEiv delle Arti
Millesimo - SV - 2016
S
Video lettura della
poesia a cura di Simona Bellone
"Me
ne andavo con papà" di Enrico Grosso
Traduzione in italiano dal genovese: "Me ne andavo con mæ poæ"
www.youtube.com/watch?v=hXG58KEgR0g

Premio Speciale caARTEiv poesia dialettale
"Me ne andavo con papà" -
"Me ne andavo con mæ poæ"
Festival caARTEiv delle Arti
Millesimo - SV - 2015
***
ALCUNE POESIE DI ENRICO
GROSSO
partecipanti ai
concorsi caARTEiv 2015-2017
(in ordine alfabetico)
Liberi nell'infinito
video lettura di
Enrico Grosso
https://www.facebook.com/100008516894601/videos/2064886223805254
***
Il menestrello
dell’amore
Sono il menestrello dell’amore di questa
favola
con dolcezza e gioia la racconterò
in una piccola filastrocca a tutti voi
la declamerò.
Fare l’amore pelle a pelle
e sul soffitto la luna e le stelle
ti regalo la mia vita, davanti agli
occhi tuoi
ti stringo come un angelo, mano nella
mano se lo vuoi.
Romantiche carezze e serate
tra musica e ballate.
Dipingo il tuo ritratto
e una vita di colori.
Ora metterò in atto
tutti i miei ardori.
Di un uomo, che ha nella mente
sfiorare il tuo corpo delicatamente.
Innamorarsi, innamorarsi e il tuo volto
da incantarsi
nel fascino divino, dei nostri occhi
incantati,
il pianeta è tutto nostro, per noi due
innamorati.
Impazzendo di gioia e sentimento
quanto ti bacio sul momento.
Di questa favola il mondo sta parlando,
fantasia, amore, sogno, stanno cantando.
Incantesimi e magie in noi rimarrà il
bello
della storia tra la principessa e il suo
menestrello.
L’amore di un menestrello
è nato un dì in questo castello
la principessa e il menestrello
innamorati
nel paesino di Gordena si sono sposati.
In questo castello incantato
il loro bimbo è nato
tra sogni sereni, pace e fraternità
porterà
ad ogni mamma e babbo che gliela
leggerà.
Enrico Grosso
di Genova
***
Liberi nell'infinito
Una brezza leggera sospinge la barca
e nella notte
la luna e le stelle
galleggiano sul mare.
Liberi nell'infinito io e te papà,
l'acqua scivola via
lasciando andare la barca...
"come una carezza".
Papà che bello abbracciarsi
e stendere le mani
verso il mare che luccica
e cantare cantare con te.
Stanotte Dio è qua
che illumina con splendore miracoloso
le nostre anime
e la felicità dei nostri cuori.
Il mare è tranquillo e si fa cullare
dall'onda
e le nostre lacrime bagnano gli occhi
di come quando tu eri bambino
ed io ti chiedevo di raccontarmi una
fiaba.
Papà questa notte è trascorsa in un
baleno.
Ora alziamo gli occhi al cielo
è il sorgere dell'alba
e di un nuovo giorno.
Che bello! ... stanotte in barca
io e te liberi nell'infinito
tra attimi di vita
e ricordi incancellabili.
Enrico Grosso
di Genova
***
Madonna del Piave
Tu dal cielo con gli occhi rivolti
alle onde del Piave e sui prati.
Tu li segui ancora vivi e travolti
i ragazzi che lottano ancora.
Nelle notti di fuoco e pavento
in quei giorni infernali e furenti,
per la Patria e del cielo contenti
col perdono, sperando, morire.
Tra i paeselli bagnati dal Piave,
tu sei grande o Moriago e famosa,
perché apristi la porta fangosa
e a Vittorio è portato il vessillo.
Dall’Italia accorrete e pregate,
le ginocchia tingete nel sangue
e Maria, per l’alma che langue
dia sicura corona nel cielo.
E nel cuore dei giovani petti,
il tuo cuore di Mamma risuona
col pensiero alla Madre s’intona
per chiamarti Regina nei cuori.
(In omaggio ai ragazzi del ’99,
Cavalieri di Vittorio Veneto, ex combattenti autori della vittoria, in
particolare al Sacerdote di mio padre di Catechismo, Ragazzo del ’99 Cav. V.
Veneto un soldato Cappellano 1659 Comp. Teleg. Grappa scomparso nel 1987,
Sacerdote Adriano Bozzo).
Enrico Grosso
di Genova
***
Me ne andavo con mæ poæ
Me ne andavo con mæ poæ
in sciö calâ da séia
lazù all’orizzonte
in te quello silenzio
in to scûo de vedde pe magïa
passâ e ballerinn-e do mâ
e lampare
e ciambelle do mâ.
O franze de onde
in te neutti stellaæ
a te fa batte o chêu.
Le lagrime sciortan amäe
da-i beuggi di euggi.
Ma ti gh’ë tï cäo poæ,
man in ta man
comme figgieu.
Quanta anscietæ e n’emoscion.
Comme l’è bello davanti a-o mâ
lasciâ i penscei a navegâ
in te ‘na neutte de föa.
Son orgoglioso d’ëse to figgio
in questo giorno ciù feliçe da mæ vitta.
O tempo o sta pe’ finî
a-o calâ de l’urtima lunn-a.
Enrico Grosso
di Genova
***
Traduzione in italiano:
Me ne andavo con papà
Me ne andavo con papà
sul calar della sera
laggiù all’orizzonte
in quel silenzio
nel buio a vedere per magia
passare le ballerine del mare
le lampare,
le lucciole del mare.
Il frangere delle onde
nelle notti stellate
ti fa battere il cuore.
Le lacrime escono amare
dai buchi degli occhi.
Ma ci sei tu caro papà
mano nella mano
come bambini.
Quanta ansia ed emozione.
Com’è bello davanti al mare
lasciare i pensieri a navigare
in una notte di favola.
Sono orgoglioso d’essere tuo figlio
in questo giorno più felice della mai vita.
Il tempo sta per finire
al calar dell’ultima luna.
Enrico Grosso
di Genova
***
Nel cuore della notte
Anche stanotte ti ho sognata
felice all’orizzonte del sole,
diffondevi un concerto sublime,
simile ad una carezza
che mi sfiorava il volto
alle ombre della sera.
Segreto della vita:
“il distacco nell’immenso silenzio”.
Tra un freddo gelido vento
rivado col pensiero a mia madre.
Nel cuore della notte
interrompere un piacevole sogno
é una parte di vita;
con il risveglio, la realtà crudele,
che ti accompagna per mano
alla vita quotidiana,
alle solite amarezze,
come in una sola stagione
che si nasce, vive e muore.
Enrico Grosso
di Genova
***
Pace nel mondo
Pace nel mondo
oltre i confini europei
rinascerà.
Tutti uniti nella mano
abbracci di bimbi
nel colorare quel foglio bianco
della nuova vita disegnata
e oltrepasseremo ogni ostacolo
nel calore umano e sarà poesia
ovunque e su ogni pietra.
Noi bimbi della terra
inizieremo una nuova era
di grandi sensazioni, speranze,
emozioni di una nuova rinascita.
La luna notturna
colora il volto del cielo
e l’arcobaleno rilette tra i rami degli
alberi
i raggianti sette colori della vita
rallegrando anche i sette giorni della
settimana.
Ecco, inizieremo una nuova avventura
tutti uniti insieme
tra volti candidi supereremo
ogni muro oltre i confini del globo:
“NOI BIMBI”.
Enrico Grosso
di Genova
***
Pensieri
Fili di sogni
di sentimenti
racchiusi nell’anima
riflessi di luce
pieni d’amore e di vita
sono gli stessi
sono diversi
idee libere
di fantasie e di cose mai dette.
Pensieri
di oggi e di ieri
e di domani
racconti come musica senza parole
ricordi vagabondi
che viaggiano profondi.
Pensieri
girandole di poesia
storie di parole nel cuore
che volano
come folletti nella mente
momenti magici
momenti unici
che parlano ancora di te.
Pensieri
attimi infiniti
immagini sfuggenti
vivono come gocce di memorie.
Pensieri.
Enrico Grosso
di Genova
***
Quant'è bello il Paradiso del sipario
In quel dolce momento
l'emozioni e i ricordi
del mio cuore invecchiato con lui.
Si, si,
la mia mente
era incantata dai sogni
vaganti nella fantasia.
Volteggiavo ad ali di farfalla sul palco
con la mia maschera sul volto.
Ero in estasi leggero
e ascoltavo la mia anima
che recitava nel mo corpo.
Tutto silenzio nella platea
solo i miei passi sul palco di legno si
sentivano
e in me mi assillava:
"Che tu sia solo una maschera
che recita e basta".
Poi sentii battere forte il mio cuore
e in quel momento il primo atto si era
concluso.
Aprii gi occhi, l'applauso della platea
era grandioso,
Poi il sipario, si chiuse.
Nel camerino l'ansia mi assale
vorrei vedere la grande gioia
del mio volto mascherato
per capire e dire a tutto il pubblico:
"Quanto è bello il Paradiso del
palcoscenico".
Ecco la voce che prepara
tutto il pubblico presente
nel teatro tra un minuto inizia il
secondo atto.
Sto uscendo dal camerino
e mi butto in Paradiso
con la mia maschera
e incantato dai miei sogni e fantasie
recito le mie emozioni,
per il mio pubblico.
Quanto è bello il Paradiso del palco.
Enrico Grosso
di Genova
***
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